Caldo estivo e problemi circolatori delle gambe, qualche consiglio per proteggere le vene.

MVC immagine gamba

Con il caldo i problemi circolatori delle gambe, come  vene varicose o capillari, tendono a peggiorare  e la sensazione di avere le “gambe pesanti”,  “gonfie” , che “fanno male” , i crampi notturni sono avvertiti con maggior frequenza ed intensità . A soffrirne è circa una donna su quattro ed un uomo su 7.

Alla base di questi disturbi c’è  un’insufficienza venosa cronica, cioè un insufficiente ritorno di sangue al cuore, presente e da contrastare durante tutto l’anno, ma il calore e l’esposizione al sole la rendono più evidente ed aumentano le manifestazioni cliniche.

Due caratteristiche importanti di questo stato patologico è l’ingravescenza (progressivo peggioramento delle strutture vascolari se non adeguatamente trattate) e la “multifattorialità” (più fattori contemporanei che danno luogo ai sintomi ed ai danni ai tessuti)

E’ importante adottare alcune regole per aiutare a prevenire la comparsa di vene varicose o controllarne l’evoluzione:

  • non esporre le gambe al sole troppo a lungo (evitando le ore centrali della giornata)
  • fare camminate nell’acqua
  • Evitare la depilazione con cerette a caldo
  • In caso di lunghi viaggi evitare la posizione seduta troppo a lungo
  • Evitare le gambe accavallate
  • Bere molta acqua
  • Indossare abbigliamenti comodi, non indossare abiti stretti o attillati alle gambe
  • Non stare in piedi per molto tempo (utile sollevarsi spesso sulle punte)
  • Non usare tacchi troppo alti o scarpe completamente piatte
  • Evitare di essere in sovrappeso
  • IDRATARE la pelle delle gambe. Non usare gel o composti a base alcoolica (disidratano)

I consigli alimentari

  • ridurre il sale
  • diminuire o abolire l’alcol ed il caffè
  • consumare verdura e frutta ricche di antiossidanti e di fibre per combattere la stipsi

Sottoporsi periodicamente a controlli medici

I sintomi che il caldo rende più evidenti  esprimono la presenza di una “malattia venosa”, pertanto è sempre da consultare il proprio medico e farsi consigliare per il meglio, per stabilire le cure più adeguate e una visita flebologica dall’angiologo o dal chirurgo vascolare.

Terapie mediche

La moderna terapia farmacologica della Malattia venosa cronica dovrebbe tenere in considerazione i molteplici potenziali target d’azione e, possibilmente, associando più principi attivi al fine di trattare punto per punto i vari aspetti che sono alla base della malattia stessa.

Esistono quindi i presupposti  scientifici per proporre,  non un solo principio attivo ideale, che non esiste, ma una associazione razionale di più sostanze per avere un approccio globale ed agire  su tutti i fattori patogenetici della flebopatia.

Malattia venosa e pelle

La malattia venosa, se non trattata efficacemente, può rapidamente progredire determinando un danno ai tessuti via via più importante. Ciò è dovuto all’ipossia conseguente la peggiorata circolazione sanguigna e all’infiammazione che ne scaturisce. Lo stadio della malattia è tanto più severo quanto più danno c’è a livello della cute. Da questa considerazione una riflessione: è importante curare la pelle dall’esterno sin dai primi stadi della malattia, oltre che con un trattamento sistemico!  Auspicabile usare per via locale una associazione di principi attivi atti a nutrire la cute, stimolare il linfatico locale e proteggere i capillari. Particolare attenzione è da porre ad avere un’azione antiinfiammatoria e, soprattutto, idratante. Quindi da fare attenzione all’uso di preparati con alcool che potrebbero aumentare la disidratazione.

 

 

 

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